La vita
- Aurelio Agostino nasce a Tagaste nel 354.
- Studia a Tagaste, poi a Cartagine infine si trasferisce a Roma e a Milano (384).
- La sua conversione al Cristianesimo matura fra il 384 e il 386.
- Nel 387 riceve il battesimo dal vescovo Ambrogio.
- Nel 391, a Ippona, viene nominato sacerdote.
- Nel 395 viene consacrato vescovo.
- Muore nel 430, durante l’assedio dei Vandali.
Le opere
- La vasta produzione letteraria di Agostino si può suddividere in:
- opere a carattere filosofico (dialoghi);
- opere teologiche (per esempio, La Città di Dio);
- scritti esegetici e polemici (soprattutto contro le varie eresie)
- Le Confessioni (397) rappresentano una novità, anche nel genere.
Il filosofare nella fede
- Agostino = matura sintesi fra fede, filosofia e vita.
- Fede e ragione sono complementari: la fede stimola l’intelligenza.
- Dopo la seconda navigazione di Platone, Agostino introduce la terza navigazione sul lignum crucis.
- L’uomo è inteso da Agostino come persona.
- Nella persona si scorge il riflesso di Dio Trinità = essere, conoscere, amare.
Verità, illuminazione, Dio
- «Non andare fuori di te, ritorna in te stesso. La verità dimora nell’uomo interiore». La verità è la misura di tutte le cose.
- Le Idee sono il parametro secondo cui è fatta ogni cosa.
- Agostino sostituisce la teoria platonica della reminiscenza con quella dell’illuminazione: durante la creazione Dio ci ha resi partecipi dell’essere e della verità.
- Dio = Essere + Verità + Bene (e Amore).
- Dio è Trinità: c’è identità sostanziale delle tre Persone e ciascuna Persona è distinta dalle altre, ma non ontologicamente diversa.
La dottrina della creazione e il tempo
- Una realtà può derivare da un’altra per 1) generazione, 2) fabbricazione o 3) creazione dal nulla. L’uomo può generare e produrre, ma non sa creare.
- La creazione del mondo è ex nihilo; le Idee sono essenziali nella creazione: sono i pensieri-modello di Dio.
- Teoria delle “ragioni seminali”: Dio immette nel creato i “semi” di tutte le cose possibili, che via via si sviluppano e si perfezionano.
- Dio, insieme al mondo, ha creato anche il tempo.
- Ma il tempo è una cosa diversa dall’eterno: la natura del tempo si spiega in relazione all’anima.
- Il tempo è un’estensione dell’anima.
Il male, la volontà, la grazia
- Dal punto di vista ontologico, il male non esiste: esistono solo gradi inferiori di essere rispetto a Dio.
- Dal punto di vista morale, il male è il peccato e dipende dalla cattiva volontà che volge le spalle a Dio.
- Dal punto di vista fisico, il male è una conseguenza del peccato.
- La voluntas è autonoma dalla ragione: la ragione conosce, la volontà sceglie (anche il male).
- La volontà raggiunge perfezione e libertà quando non fa il male, ma per questo ha bisogno della grazia.
La Città terrena e la Città divina
- La concezione della storia è lineare: ha inizio con la creazione e termina con il Giudizio finale.
- Questa concezione si spiega nel rapporto fra due città: la terrena e la divina.
- La Città terrena è votata all’amore di sé (cupiditas), principio del male.
- La Città divina è votata all’amore di Dio (charitas), principio del bene.
- La vera virtus è l’ordo amoris = amare se stessi, le cose e gli altri secondo la loro propria dignità ontologica.